Ogni giorno, solo su Deezer, vengono caricate 10.000 canzoni create dall’intelligenza artificiale. Parliamo del 10% della musica pubblicata quotidianamente sulla piattaforma.
👉 Un dato impressionante, riportato in un articolo di Rolling Stone Italia (link qui), che apre un dibattito cruciale: l’AI sta diventando uno strumento di supporto alla creatività o una minaccia per artisti e compositori?
Secondo Alexis Lanternier, CEO di Deezer, “l’intelligenza artificiale sconvolge ogni giorno di più l’ecosistema musicale”, tanto da spingere la piattaforma a identificare e segnalare i brani generati artificialmente, escludendoli dalle playlist raccomandate.
💡 Il problema? L’AI potrebbe sottrarre fino al 25% dei ricavi agli artisti nei prossimi tre anni, secondo una stima della Confédération Internationale des Sociétés d’Auteurs et Compositeurs. Un impatto di 4 miliardi di euro.
Ma c’è di più. Secondo la giornalista Liz Pelly, già nel 2015-2016 esisteva un fenomeno di “artisti fake” nelle piattaforme di streaming. Ma quello che sembrava un problema limitato a singoli truffatori si è rivelato parte di strategie strutturate all’interno delle big tech per ottimizzare i guadagni.
E qui entra in gioco un altro tema fondamentale: l’uso del copyright per addestrare l’AI. Paul McCartney, in un’intervista alla BBC, ha espresso preoccupazione per una legge inglese che potrebbe permettere alle aziende tecnologiche di allenare i modelli di AI utilizzando opere protette da copyright, salvo esplicita opposizione degli artisti.
🔍 L’impatto dell’AI sulla musica: evoluzione o minaccia?
L’intelligenza artificiale offre opportunità incredibili, ma il rischio è che la creatività venga sacrificata in nome dell’ottimizzazione dei profitti. Le piattaforme di streaming sapranno trovare un equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti?
Oltre alle implicazioni economiche e legali, la diffusione dell’AI nella musica solleva questioni artistiche e filosofiche.
1️⃣ Creatività o automatizzazione?
L’AI può facilitare la produzione musicale, ma può davvero sostituire l’ispirazione umana? Artisti come Brian Eno hanno utilizzato l’AI (“Eno” il documentario sperimentale uscito nel 2024 utilizza l’intelligenza artificiale generativa), dimostrando che la tecnologia può essere un mezzo espressivo anziché un sostituto.
2️⃣ Accesso al mercato
Le piattaforme di streaming dovranno utilizzare sempre di più l’AI per scovare e penalizzare brani composti esclusivamente attraverso l’intelligenza artificiale.
3️⃣ Il ruolo dell’etica nella musica AI
La trasparenza sulla provenienza delle tracce sarà fondamentale: sapere se una canzone è stata creata da un essere umano o da un algoritmo influenzerà la percezione del pubblico. Le tecnologie di deep fake vocale pongono problemi di autenticità e tutela dell’identità artistica.
🎧 E voi cosa ne pensate? L’AI in musica è una risorsa o una minaccia? 💬